cartelle esattoriali

Non c’è modo di attestare chi davvero sia in difficoltà e chi no. Sarebbe bello poter riconoscere chi ha sempre avuto l’abitudine di pagare le tasse, ma si trova in seria difficoltà rispetto a chi invece non gli è mai passato per la mente. Anche perché questo condono su circa 62 milioni di cartelle esattoriali lascia un po’ di amaro in bocca a chi ha sempre fatto sacrifici per essere in regola con il Fisco.

Si tratta di un’operazione che costerà in totale circa 666 milioni di euro. Un regalo che andrà ad aiutare chi non ha pagato le cartelle esattoriali. Un provvedimento attuato grazie al Decreto Sostegni e che sicuramente sosterrà chi è in reale difficoltà. Ingiusto però se si pensa a chi non si è mai fatto il problema di pagare ciò che doveva allo stato.

 

Ecco il nuovo provvedimento salva Italia e annulla cartelle esattoriali

Con il Decreto Sostegni tutte le cartelle esattoriali con importi inferiori ai 5.000 euro saranno automaticamente cancellate. Il costo di tale operazione sarà di 333 milioni di euro. Tuttavia non è finita qui perché il prosieguo porterà a spendere in totale 666 milioni di euro entro il 2025.

Sono anche incluse le cartelle esattoriali al di sotto dei 1.000 euro del 2019, anno che ha preceduto la pandemia da Coronavirus. Questi debiti saranno automaticamente annullati e non sarà necessario presentare alcuna richiesta. Compresi in questo provvedimento sono gli atti riguardanti Irap, Irpef, multe e Iva. Altresì non sono inclusi i crediti pervenuti tramite gli aiuti di Stato. Anche perché a breve partiranno numerosi controlli annulla bonus contro i furbetti a partita Iva.

Proprio Mario Draghi ha parlato di condono descrivendo l’operazione che annullerà numerose cartelle esattoriali. “È un condono, ma è un condono di multe di oltre 10 anni fa che abbiamo contenuto: 5 mila euro di importo corrispondono a 2.500 netti perché ci sono interessi e sanzioni. In più l’abbiamo contenuto all’interno di un tetto di reddito. Quindi questo azzeramento permette all’amministrazione di perseguire la lotta all’evasione più efficacemente ma è chiaro che lo Stato non ha funzionato perché ha permesso l’accumulo di milioni di cartelle“.

In definitiva si tratta di un provvedimento in gran parte obbligato dalla necessità di alleggerire l’Agenzia delle Entrate impossibilitata a gestire una mole di cartelle esattoriali così grande.

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