Realme è un produttore di smartphone che in pochi anni è riuscito a crescere parecchio tanto da ritagliarsi uno spazio importante anche nei mercati più importanti e soprattutto più ricchi. Nonostante questo successo però, ultimamente è stata beccata a portare avanti tecniche non esattamente limpide. Un brutto tonfo a livello di immagine.
Per cominciare, Realme è stata bannata dalla famosa piattaforma per i benchmark di AnTuTu. Il motivo riguarda l’apparente inserimento di numeri finti relativi alle prestazioni dell’ammiraglia. Dal canto suo la compagnia si è difesa insistendo che i dati inseriti erano corretti. Se questa situazione sembra più facile da gestire, l’altra un po’ meno.
Di recente Realme ha presentato in Bangladesh, mercato chiave, il nuovo smartphone Narzo 30A. Per pubblicizzarlo hanno invitato dei giocatori che hanno usato il dispositivo per giocare e trasmettere in streaming il contenuto. Dai rapporti che sono emersi i suddetti non stavano usando lo smartphone in questione ma un iPhone. Sono stati presi in fallo a causa di una funzione presente solo sulla versione iOS dell’app PUBG
e non sulla versione Android.In questo caso Realme si è difesa sostenendo che a causa della pandemia, la sessione di gioco è stata tenuta in precedenza. I video registrati della performance sono poi stati inviati a un partner che avrebbe dovuto confezionare un prodotto video di alta qualità. Nel farlo hanno inavvertitamente usato un video non originale.
La dichiarazione ufficiale della compagnia sui benchmark di AnTuTu: “Realme GT è dotato della più recente piattaforma Snapdragon 888 5G, portando gli utenti ad alte prestazioni. I punteggi di benchmark di realme GT sono tutti dati accurati sotto le versioni attuali del benchmark Antutu. siamo in contatto con Antutu per risolverlo positivamente.”