Il sito web fornisce risultati valutati per attendibilità, con un sistema di valutazione a cinque stelle, più sono le stelle più i risultati sono verificati e credibili. L’azienda fornisce un collegamento alla piattaforma in cui è stata caricata la foto eventualmente trovata (o più foto). In questo modo scovare la fonte di eventuali malintenzionati diventa semplicissimo. Tuttavia, quest’ultima opzione è disponibile solo se ci si abbona al servizio premium a pagamento, il quale permette di vedere un URL esatto.
Gli utenti possono ottenere avvisi fino a 25 corrispondenze
di immagini simili a quella caricata, gratuitamente. Dunque, il servizio premium è più preciso e dettagliato ma anche il servizio base potrebbe rivelarsi una valida alternativa. Per gli sviluppatori, invece, è possibile accumulare un totale di 100 milioni di ricerche al mese. Secondo OneZero, PimEyes si propone come un servizio a tutela della privacy e del “cattivo uso delle immagini”.Non è chiaro esattamente come Pimeyes ottenga i dati sul riconoscimento facciale o se ci sono eventuali contratti con le forze dell’ordine. Il software russo chiamato FindFace offre funzionalità simili, sebbene fornisca descrizioni riguardanti gli scopi per i quali potrebbe essere utilizzato il riconoscimento facciale. “Se vedi qualcuno che ti piace, puoi fotografarlo, trovare la sua identità e inviare loro una richiesta di amicizia”, dichiara Alexander Kabakov, il fondatore dell’azienda. Idea per alcuni interessante e per altri invadente.