Sicuramente la pandemia da COVID-19, ormai iniziata da più di un anno, ha sconvolto le nostre vite catapultandoci in una realtà alla quale nessuno di noi era abituato. Abbiamo assistito a cambiamenti radicali nei rapporti con le altre persone, sui luoghi di lavoro, nello sport, tra i banchi di scuola insomma, tutti ci siamo dovuti adattare alla presenza e alla circolazione di questo nemico invisibile. Ma se pensiamo che SARS-CoV-2 abbia stravolto soltanto le nostre vita o l’economia beh, dobbiamo ricrederci perché anche le previsioni del tempo meteorologico sembrano essere diventate meno affidabili a causa dell’attuale pandemia.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulle pagine della celebre rivista scientifica Journal of Applied Meteorology and Climatology. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati del National Oceanic and Atmospheric Administration’s Global Systems Lab di Boulder (Colorado). Questi ultimi, nello specifico, sono coloro che hanno notato come una delle conseguenze dei lockdown è stato sicuramente il peggioramento nella qualità delle previsioni del tempo meteorologico, soprattutto di quelle a breve termine. La peggiore affidabilità delle previsioni è stata raggiunta soprattutto tra marzo ed aprile dello scorso anno, quando il mondo intero si è praticamente fermato.
SARS-CoV-2: se le previsioni del tempo non sono corrette è anche colpa sua!
Così, in occasione della Giornata Mondiale della Meteorologia, i ricercatori americani hanno voluto capire cosa sta alla base di questo peggioramento nella precisione delle previsioni meteo. Fondamentalmente, essi hanno ricondotto tale minore affidabilità all’inaspettata riduzione del traffico aereo commerciale provocato dalla pandemia da COVID-19. Gli aerei, infatti, sono dotati di sofisticati strumenti per la rilevazione delle condizioni meteo in quota. Si tratta di dati che vengono poi condivisi in tempo reale con gli istituti di meteorologia che, a loro volta, li utilizzano per aggiornare i valori di partenza richiesti dai modelli previsionali.
Dunque, quando è stata dichiarata la COVID-19 come una pandemia, non solo le nostre attività ma anche il traffico aereo hanno subito una significativa battuta d’arresto e con essi, anche le previsioni del tempo meteorologico ne hanno fatto le spese.