Si chiamano servizi VAS i nemici di tutti gli utenti che inconsapevolmente li attivano. Quando si scopre l’errore spesso è troppo tardi perché il conto telefonico è stato prosciugato. Anche nel caso in cui l’addebito del piano sia collegato ad una carta.
Cosa sono questi tanto odiati quanto pericolosi servizi VAS? “Value added service” è il loro acronimo inglese. Sono dei servizi a sovrapprezzo che costano uno sproposito. Si tratta di informazioni su meteo, suonerie, giochi, notizie e oroscopi. Solitamente i contenuti vengono inviati tramite SMS o MMS e il loro costo supera l’euro a contenuto. Come evitarli?
Ci sono buone notizie in merito ai servizi VAS. L’Agcom è intervenuta con tutti gli operatori telefonici e il 21 marzo 2021 era il termine ultimo affinché questi li bloccassero di default sulle SIM di tutti i clienti. Quindi non c’è più nessun pericolo, per poterli attivare sarà necessario leggere e accettare un’informativa chiara e trasparente sia sui costi che sui contenuti.
Ma come hanno agito i diversi operatori telefonici in merito ai servizi VAS? Agcom era intervenuta in merito già nel 2019 con un decreto regolativo sia per gli operatori mobili che per i fornitori dei prodotti premium.
Fastweb già da tempo ha eliminato i servizi VAS proponendo piani tariffari senza vincoli e senza costi nascosti. Vodafone già dal 2015 offriva una politica “soddisfatti e rimborsati” attraverso la quale dava assistenza a chi cadeva per errore nella trappola. Dal mese di ottobre 2020 sulle nuove SIM è attivo il blocco automatico.
Anche TIM dal 25 novembre 2020 sulle nuove SIM di default aveva stabilito il blocco ai servizi VAS. Ha imparato a giocare di anticipo perché TIM le multe di Agcom le conosce molto bene. Inoltre l’operatore ha anche inserito un nuovo metodo di attivazione: non più a doppio click, ma attraverso l’inserimento di codici OTP specifici.
WindTre da qualche mese sta avvisando i clienti tramite SMS in merito al blocco dei servizi VAS. Inoltre sulle nuove SIM il blocco era già attivo da ottobre 2020.