Il pignoramento del conto corrente può avvenire solo se si ha la necessità di andare a fare un recupero di denaro da un contribuente. Tuttavia, in questo caso, parliamo comunque di una procedura non proprio semplice da attuare.
Solitamente, infatti, tutto avviene nel momento in cui la persone a cui si vuole pignorare il conto corrente è nullatenente. Ciò significa che non possiede alcun mobile o immobile da poter mettere in garanzia. Arrivati a questo punto, il Fisco deve comunque comunicare alla banca che questa pratica può di certo essere messa in atto. Ovviamente, la banca stessa proverà ad impedire all’utente di prelevare ulteriore denaro dal conto corrente, onde evitare il pignoramento.
Il debitore ha 60 giorni di tempo per andare a stabilire quando e come pagare l’importo, andando ad agire anche tramite delle rate mensili. Nel caso in cui il debitore non prende in considerazione nessun momento utile per pagare o nessun metodo di pagamento, in particolar modo se ha i soldi necessari per pagare, si può anche andare a parlare di pignoramento forzato.