Non è affatto un caso che l’addio al 3G coincida con l’inizio dell’era 5G
. La rete del futuro è già tra noi ed impone una severa rivoluzione su più fronti. Nessuno spazio per le reti lente che negli anni passati hanno fortemente condizionato l’esperienza di utilizzo.Rispetto a Vodafone Italia i tempi sono decisamente più dilatati con uno spegnimento ora programmato in un momento non meglio precisato del prossimo 2022. Lo ha confermato TIM stessa con un comunicato in cui si esplica una roadmap di intervento valida per il triennio 2021-2023. Più spazio agli investimenti nel campo delle reti FTTH, FWA, 5G e 4G.
Dal punto di vista economico gli stanziamenti per l’upgrade delle reti conterà sul supporto ad un fondo da 2.9 miliardi di euro dirottati verso lidi tecnologici più avanzati e volti a ridurre il divario tecnico tra chi può contare su una rete hi-end e chi, invece, gode ancora di privilegi minimi per l’accesso ad Internet.
Time-line e progetti ancora da definire nel dettaglio mentre permane ancora la rete 2G che TIM sarà intenzionata ad eliminare molto più avanti nel corso dei prossimi anni. Stando alla relazione finanziaria emessa dall’operatore se ne potrebbe parlare soltanto nel 2030, ma è ancora troppo presto per tirare le somme.