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Google e Facebook uniti per realizzare due cavi internet dati sottomarini

Quando si parla di Fibra Ottica si pensa a quel cavo che raggiunge diverse abitazioni e permette una velocità di navigazione molto buona. Con questa tecnologia fare ricerche su Google non è mai stato così rapido. Pochi però sanno che due Big Tech hanno in progetto di connettere gli USA a Singapore e Indonesia. Proprio così e servirà un piano che permetta di collegarli attraversando l’oceano.

Si chiamano Echo e Bifrost i due cavi internet dati sottomarini che uniranno questi tre Stati. Uniti per la realizzazione di questo progetto ci sono Google e Facebook. In pratica il risultato sarà un aumento di traffico dati transpacifico pari al 70%. Davvero niente male. Ecco tutti e dettagli e da dove era partita l’idea.

 

Echo e Bifrost sono i due cavi che uniranno tre Stati grazie a Google e Facebook

L’idea era nata dalla volontà di unire  gli Stati Uniti a Hong Kong, ma a seguito delle recenti tensioni con Pechino il progetto è stato abbandonato. O meglio sostituito, infatti Echo e Bifrost uniranno gli USA a Singapore

e Indonesia. L’obbiettivo dichiarato da Mark Zuckerberg è quello di aumentare la connettività a “centinaia di milioni di persone e imprese”. Sarà Echo “il primo cavo a collegare gli Usa a Singapore” ha confermato invece Bikas Koley, vice presidente di Google Cloud.

I lavori di Echo dovrebbero essere completati entro la fine del 2013 e vedrà la compartecipazione sia di Google che di Facebook. Invece per quanto riguarda Bifrost sarà solo il Gruppo Facebook ad investirci. Ad ogni modo si evince un lungo progetto di partnership tra le due Big Tech.

Nel frattempo Google continua a lavorare in solitaria per realizzare Equiano, il cavo rete dati sottomarino che collegherà l’Africa all’Europa. Intanto Facebook ha annunciato la volontà di realizzare un cavo lungo 37.000 chilometri che circonderà l’Africa garantendo accessi internet decisamente migliori.

Non è ancora stato comunicato il costo della realizzazione dei due cavi Echo e Bifrost. Resta il fatto che Google continua a investire e ogni cosa che tocca si trasforma in utile.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini