I ricercatori, con l’aiuto di Huanyu “Larry” Cheng, professore presso il Dipartimento di Ingegneria e Meccanica della Penn State, hanno sviluppato un sistema di antenna a banda larga estensibile. Include due antenne metalliche supportate da grafene conduttivo con rivestimento metallico. Il sistema è attivo quando il materiale è manipolato – ad esempio allungato o attorcigliato.
Grazie alle antenne e il materiale di rivestimento il sistema converte le onde elettromagnetiche in elettricità utilizzabile per alimentare batterie. Non è la prima volta che viene proposta questa tecnologia. Anche i pagamenti contacless sfruttano una tecnologia molto simile pensata per la prima volta negli anni 60.
Ciò che questi sistemi hanno in comune è che non si piegano, cosa che può deteriorare le prestazioni del dispositivo. Rendendo il design più flessibile, i dispositivi potrebbero essere utilizzati meglio in sistemi autoalimentati. Ci sono già degli studi a riguardo.
L’energia ottenuta potrebbe essere utilizzata anche per rilevare la temperatura, l’idratazione e i livelli di ossigeno. C’è una controindicazione: l’energia prodotta è inferiore a quella della ricarica tradizionale, ma il fatto che possa essere utilizzata per alimentare continuamente i dispositivi è un vantaggio significativo.
“Stiamo utilizzando l’energia che già ci circonda: le onde radio sono ovunque. Se non usassimo questa energia nell’ambiente circostante, sarebbe uno spreco. I nostri prossimi passi saranno l’esplorazione di versioni miniaturizzate di questi circuiti e il lavoro sullo sviluppo dell’estensibilità del sistema. È facilmente estendibile o adattato per altre applicazioni e abbiamo intenzione di esplorare queste opportunità”.