Bisogna dire che pandemia e tecnologia si sta rivelando un asset davvero vincente. Non solo il 2020 ha segnato una crescita delle vendite nel mercato del digitale, ma anche in questo inizio 2021 il trend continua a rimanere in forte rialzo.
Come riportato su Ansa.it “secondo i dati GfK, nelle prime 11 settimane del 2021 le vendite sono cresciute del +26,9%“. Di conseguenza si può dire che la pandemia stia portando ottimi risultati al settore della tecnologia. Ecco i dettagli.
In piena pandemia salgono le vendite in Italia che riguardano il settore della tecnologia
A differenza di alcuni settori che se la stanno vedendo davvero brutta, quello della tecnologia sta raggiungendo record incredibili. La pandemia non gli sta causato una recessione, ma al contrario un forte sviluppo.
Questa crescita è così distribuita:
- canale online +64%;
- punti vendita fisici +18%;
- IT Office +52,2%;
- piccoli elettrodomestici +31,9%;
- grandi elettrodomestici +31,9%;
- elettronica di consumo +22,7%.
La pandemia ha reso valori ancora più positivi a singoli prodotti che elenchiamo in ordine decrescente:
- laptop +49,1%;
- aspirapolvere +27,7%;
- TV e smart TV +23,6%;
- smartphone +19,7%;
- frigoriferi +17,6%;
- lavatrici +10,2%.
Di contro esistono anche settori che, durante la pandemia, hanno subito un forte calo sulle vendite. Tra quelli che Gfk ha individuato c’è ad esempio la fotografia che ha segnato un -10,9% e pare non riesca a liberarsi da una tendenza negativa anche quest’anno.
Cosa rivelano questi dati
Comunque questi dati rivelano alcune cose importanti. La pandemia ha obbligato le persone a sviluppare attività che forse prima risultavano più marginali. La crescita nella vendita dei piccoli elettrodomestici svela che la cucina, per esempio, ha preso un posto centrale nella vita quotidiana durante il lockdown. Lo dimostra anche un aumento nei download delle app di cucina.
Nondimeno il calo che sta accusando il settore della fotografia pare essere dovuto alla drastica diminuzione di viaggi e di tempo trascorso all’aperto. Al contrario i pc portatili hanno registrato un’impennata dovuta molto probabilmente allo smart working, ma anche al desiderio di comunicare con i propri cari tramite app di videoconferenza.