I vari produttori tecnologici stanno fronteggiando una crisi di chip senza precedenti. La carenza di semiconduttori sta causando ritardi produttivi in tutti i settori, rendendo impossibile produrre nuovi device. Neanche i chipmaker come TSMC possono fare nulla allo stato attuale delle cose, ma possono intervenire per evitare che un problema simile si verifichi in futuro.
Proprio TSMC ha annunciato un piano di investimento pluriennale da oltre 100 miliardi di dollari. Il periodo dell’investimento è di tre anni e l’obiettivo è quello di espandere la capacità produttiva degli stabilimenti. L’azienda spera in questo modo di evitare squilibri di mercato tra la domanda e l’offerta estremante dannosi per l’economia.
La conferma arriva da un report di Reuters. L’investimento risulta ancora più ingente se si confronta con quello di Intel. Il chipmaker americano ha stanziato “solo” 20 miliardi di dollari per espandere la produzione dei propri semiconduttori avanzati.
La pandemia ha accelerato la digitalizzazione e TSMC vuole farsi trovare pronta. I produttori chiederanno sempre più chip e semiconduttori compatibili con le reti 5G nel corso dei prossimi anni. Inoltre, l’investimento dovrebbe evitare nuove crisi produttive.
Ricordiamo che la crisi dei chip sta avendo grave ripercussioni. La mancanza di semiconduttori provoca rallentamenti della produzione e di conseguenza i vari OEM non possono vendere i propri prodotti nonostante l’alta domanda da parte dei consumatori. Basti pensare alle PlayStation 5 che risultano introvabili proprio perchè Sony non riesce a produrne abbastanza.
Ma questo problema affligge anche i produttori di smartphone e nei prossimi mesi il costo di questi ritardi ricadrà direttamente sui consumatori. Proprio TSMC ha intenzione di aumentare i prezzi di vendita dei SoC prodotti per giganti come Apple e Qualcomm. Questo significa che i prossimi smartphone potrebbero avere un prezzo nettamente più alto rispetto alla generazione precedente.