La crisi globale dei semiconduttori potrebbe peggiore ulteriormente nei prossimi mesi. Infatti, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, anche nota come TSMC, ha intenzione di cambiare drasticamente approccio con i propri clienti.
Il chipmaker Taiwanese infatti, potrebbe decide di applicare le leggi basilari che regolano il mercato a proprio vantaggio. Questo significa che in una situazione in cui la domanda di chip è estremamente elevata e l’offerta molto bassa, si modifica il prezzo per un maggiore profitto.
Di conseguenza, secondo gli ultimi report, TSMC potrebbe aumentare i prezzi dei SoC utilizzati su tutti gli smartphone più recenti. Al momento si tratta di indiscrezioni, ma le azioni del chipmaker lasciano intendere che questa decisione sia già stata presa.
TSMC infatti ha revocato tutti gli sconti che offriva ai clienti in caso di ordini di grandi dimensioni
. Il prossimo passo potrebbe essere proprio quello dell’aumento dei prezzi. Gli analisti sostengono che i chip a 5nm, attualmente i più potenti e performanti in circolazione, potrebbero subire un rincaro del 25%.Il prezzo finale di un singolo SoC potrebbe quindi arrivare ad oltre 400 dollari, una cifra estremamente elevata. Per fronteggiare i rincari, le aziende saranno costrette ad aumentare i prezzi dei top di gamma, rendendoli più cari rispetto alle generazioni precedenti.
Inoltre, nei prossimi mesi è previsto l’inizio della produzione dedicata ai chip a 3nm. La nuova tecnologia rappresenta un enorme salto generazionale con prestazioni maggiori e consumi ridotti rispetto ai SoC a 5nm. Ovviamente i prezzi di questi chip saranno certamente più alti e i flagship dotati di questi SoC dovranno adeguare il prezzo ai maggiori costi per le componenti.
Ricordiamo che TSMC ha recentemente raggiunto la prima posizione come maggior produttore di chip a livello mondiale. Tutti i produttori di smartphone e non solo ricorrono al chipmaker per realizzare i propri device, quindi nessuno sarà escluso dai rincari.