La tecnologia HoloLens è stata originariamente progettata per videogiochi e in generale per il settore dell’intrattenimento. Il Pentagono ritiene che la Realtà Aumentata possa garantire ai soldati maggiore consapevolezza dell’ambiente circostante. I dispositivi AR consentono all’utente di visualizzare immagini virtuali sovrapposte al mondo reale controllate con movimenti della mano o comandi vocali.
Alcuni funzionari dell’azienda hanno annunciato che le nuove cuffie realizzate da Microsoft integrano la visione notturna e il riconoscimento facciale. Inoltre, potrebbero fornire analisi in tempo reale sui campi di battaglia e creare “sosia digitali” degli edifici per il salvataggio degli ostaggi. Questo sistema potrebbe aiutare le truppe “sui campi di battaglia sempre più urbani e imprevedibili”.
Le truppe statunitensi hanno iniziato a testare il sistema Microsoft con AR per la prima volta nel 2018. Ora è in ballo un contratto da 21,88 miliardi di dollari che vedrà Microsoft equipaggiare più di 120.000 soldati della Army Close Combat Force. Nel 2019 un gruppo di lavoratori Microsoft ha chiesto alla società di annullare il suo primo accordo, sostenendo che avrebbe trasformato i campi di battaglia in videogiochi.
Le polemiche nate con queste cuffie AR annunciate dall’azienda sono svariate. Alcuni ritengono che una tecnologia così avanzata possa solo fomentare un sistema che andrebbe invece abbattuto con il concetto di guerra stesso. Per altri, si potrebbe perdere il lato umano trasformando una zona di guerra con persone in pericolo in una piattaforma digitale dove i feriti sono vite perse in un videogioco.