La dieta di ognuno di noi fa parte di quelle dinamiche comuni che possono avere però un effetto davvero profondo e importante sulla salute e sulla nostra vita, quello che regna sostanzialmente è il dogma “Noi siamo quello che mangiamo“, non a caso la qualità del cibo ingerito influisce pesantemente sul nostro stato fisico, alterazioni anomale e prolungate della dieta possono portare a squilibri fisici molto difficili da ricalibrare.
Ogni dieta che si rispetti deve integrare in modo equilibrato tutti i nutrienti necessari, carboidrati, proteine e grassi, appartenenti alla classe dei macronutrienti, insieme a sali minerali e vitamine, facenti parte invece dei micronutrienti.
Se i primi sono essenziali all’assolvere funzioni energetiche e strutturali, i secondi sono indispensabili a livello biomolecolare nella regolazione delle varie reazioni metaboliche che caratterizzano molti processi cellulari, dalla semplice trasmissione dell’onda di depolarizzazione nervosa, fino all’intervento nelle reazioni enzimatiche mediate da appunto cofattori come le vitamine del gruppo B.
Tra le varie vitamine, una molto conosciuta è la vitamina C, spesso osannata come molecola della giovinezza e ricche di numerose proprietà a livello biologico, scopriamo insieme qualche dettaglio in più.
La vitamina C è un micronutriente facente appunto parte del gruppo delle vitamine idrosolubili come le vitamine del gruppo B, essa costituisce sostanzialmente un sistema redox
in grado di ridurre alcune specie ossidanti all’interno dell’organismo, potenzialmente pericolose per le cellule.Il nome della vitamina C è ascorbato o acido ascorbico, le quali sono le due formi presenti nel nostro organismo a seconda che il pH del distretto ne dissoci l’atomo di idrogeno o meno, noi non siamo in grado di sintetizzarla autonomamente a causa dell’assenza nel nostro corredo enzimatico del L-gulono-g-lattone.
La vitamina C nel nostro organismo interviene in numerosi processi, innanzitutto è indispensabile per la sintesi di numerosi neurotrasmettitori, poi esplica la sua utilità anche nella sintesi del collagene, tessuto di sostegno del nostro organismo, che senza suddetta proteina risulta debole nel tempo può portare allo sviluppo dello scorbuto.
Una delle funzioni più importanti poi, è quella legata alla protezione cellulare dalle specie ossidanti o quelle reattive dell’ossigeno, che attraverso appunto gli elettroni spaiati, possono danneggiare irrimediabilmente le membrane cellulari portando a danni irreparabili, anche al DNA.
Tale funzione si palesa in collaborazione con il glutatione, una specie riducente importantissima che, una volta che l’ascorbato ha neutralizzato delle specie ossidanti ossidandosi per l’appunto, assolve al ruolo di riduzione per ripristinare la funzione della molecola.