Recentemente Amazon Italia è finita sotto i riflettori per lo sciopero dei lavoratori fissato per il 22 marzo. Le motivazioni mosse dei sindacati erano relative, tra le altre cose, ad una maggiore continuità occupazionale e la fine del turn-over esasperato.
Tuttavia, la situazione dei dipendenti americani non è migliore rispetto ai colleghi Italiani. Infatti, Amazon USA ha recentemente ammesso condizioni lavorative terribili a cui i dipendenti devono sottostare giornalmente.
In particolare, a lanciare la notizia è stato Mark Pocan, membro della Camera con un Tweet molto eloquente: “Pagare i dipendenti 15$ all’ora non ti rende un posto di lavoro progressista se poi fai urinare i lavoratori nelle bottiglie d’acqua“.
Amazon USA conferma molti problemi per i dipendenti
1/2 You don’t really believe the peeing in bottles thing, do you? If that were true, nobody would work for us. The truth is that we have over a million incredible employees around the world who are proud of what they do, and have great wages and health care from day one.
— Amazon News (@amazonnews) March 25, 2021
Immediatamente è arrivata la risposta di Amazon con cui viene evidenziato che l’e-commerce è un luogo di lavoro molto ambito e con oltre un milione di dipendenti in tutto il mondo. Amazon, però, ha voluto rettificare il messaggio confermando una politica taciuta per mesi.
Gli autisti spesso si trovano a dover urinare in bottigliette di plastica. Il colosso afferma che presso gli HUB sono presenti bagni liberamente fruibili da tutti i dipendenti, ma per gli autisti la situazione è diversa. A causa del traffico e del Covid, può capitare di non avere un bagno libero a disposizione.
Inoltre, spesso le consegne avvengono in luoghi sperduti e privi di infrastrutture adeguate. Amazon continua scrivendo che si tratta di un problema di lunga data, che riguarda l’intero settore non solo il gigante dell’e-commerce. Infine, l’azienda conferma di voler risolvere il problema e che cercando delle soluzioni.