Una notizia davvero sconvolgente e piuttosto allarmante quella trapelata da un paio di giorni. A quanto pare, infatti, una ingente quantità di dati sensibili appartenenti agli utenti di Facebook sono stati rubati. Si parla di una cifra di ben 533 milioni, di cui 37 appartenenti a utenti italiani.
Grave furto di dati sensibili di milioni di utenti di Facebook
Si tratta di un fatto molto grave e allarmante quello che è accaduto. Come già accennato, infatti, milioni di dati sensibili degli utenti del noto social network di Zuckerberg sono stati rubati e ora si trovano liberamente nel dark web. Nello specifico, secondo una fonte interna a Facebook, questi dati risulterebbero da una vulnerabilità riscontrata già durante l’anno 2019 e apparentemente conclusa. Tuttavia, proprio conclusa non è stata dato che ora questo enorme quantitativo di dati è stato ampiamente utilizzato nel dark web e sono anche scaricabili gratuitamente.
All 533,000,000 Facebook records were just leaked for free.
This means that if you have a Facebook account, it is extremely likely the phone number used for the account was leaked.
I have yet to see Facebook acknowledging this absolute negligence of your data. https://t.co/ysGCPZm5U3 pic.twitter.com/nM0Fu4GDY8
— Alon Gal (Under the Breach) (@UnderTheBreach) April 3, 2021
Tra quanto rubato, sono presenti dati sensibili come e-mail personali, numeri di telefono privati indicati per il recupero delle password, indirizzi di casa, nomi, cognomi, ID di Facebook e molto altro. Una volta avuto accesso a questa mole di dati, è quasi certo che siano stati sfruttati per loschi scopi e per truffe. Stando a quanto è emerso, infatti, sembra che i dati sensibili siano stati inoltre utilizzati per la realizzazione di un bot su Telegram. Quest’ultimo forniva informazioni come il numero di telefonico una volta forniti nome e cognome e viceversa.
In ogni caso, si tratta di un fatto gravissimo e il Garante della Privacy dovrà decidere il da farsi, dato che siamo di fronte a una delle più grandi violazioni di dati ai danni degli italiani.