Il tumore del colon-retto rappresenta attualmente la terza causa di morte nel mondo per cancro. Tra i principali fattori di rischio per questo tumore sono rappresentati dall’età avanzata, da una dieta poco varia e non equilibrata, dal fumo e da mutazioni che insorgono nel DNA che alterano la divisione cellulare. Tali alterazioni inducono una proliferazione incontrollata delle cellule tumorali le quali, frequentemente, tendono a disseminare in altre parti del corpo del soggetto formando quelle che chiamiamo metastasi. Alla base della formazione di queste ultime vi è un meccanismo molto fine che, grazie ad un recente studio, è stato scoperto e descritto in maniera dettagliata.
La ricerca in questione appare sulle pagine della celebre rivista scientifica Theranostics. Lo studio in questione riporta la firma di un team di scienziati del Cnr di Napoli con il sostegno della Fondazione AIRC. Nello specifico, gli studiosi italiani hanno identificato due marcatori molecolari che guidano le cellule staminali del tumore al colon verso lo sviluppo di metastasi. Si tratta di due molecole di adesione abbondantemente espresse nelle cellule staminali tumorali coloniche: L1-CAM e la contemporanea over-espressione del recettore CXCR4, noto per favorire la migrazione delle cellule tumorali in organi distanti dal sito del tumore primario. Tale co-espressione aumenta il potenziale tumorigenico delle cellule staminali tumorali.
Si tratta di una scoperta davvero incredibile che apre le porte allo sviluppo di nuovi farmaci che potrebbero agire in maniera mirata sia attraverso la riduzione dell’espressione dei due marcatori sia, indirettamente, sul microambiente tumorale. Si tratterebbe di approcci terapeutici innovativi che potrebbero ridurre considerevolmente la recidiva di malattia e la formazione di metastasi.