Nel panorama dei servizi streaming on-demand Netflix è quello più famoso e con più abbonati in giro per il mondo. Il successo della piattaforma è dovuta principalmente al fatto che si tratta forse della prima compagnia che ha capito la potenzialità del mercato. Per anni non ha sostanzialmente avuto concorrenza, ma nell’ultimo periodo sono arrivate tante alternative.
Soltanto guardando al 2020, Netflix nel mercato statunitense ha perso il 31% dello share. Tra Amazon Prime Video, Disney +, Apple TV + e altre ancora non presenti nel mercato europeo, i consumatori hanno molto più alternative. Questo ovviamente non vuol dire che le cose stiano andando male.
L’anno della pandemia ha fatto crescere di molto questi servizi. Solo Netflix è riuscita a guadagnare decine di milioni di nuovi abbonati. In termini percentuale però, anche le altre piattaforme sono cresciute molto andando a mangiare fette importanti.
Netflix: la crescita delle altre piattaforme
In sostanza per Netflix alla fine sta andando tutto bene, o forse no? Il problema principale della crescita degli altri servizi e che pone la compagnia in una situazione complicata, soprattutto in vista della possibilità del blocco della condivisione degli account.
Ci vuol poco agli utenti a rinunciare a Netflix nel momento in cui non potranno condividere il costo con altri due o tre amici. Con sempre più alternative il numero di contenuti è cresciuto esponenzialmente. Oltre a questo, potrebbero venire spinti verso la pirateria, un fenomeno che era diminuito nel momento in cui i servizi di streaming on-demand sono stati relativamente pochi. Hanno solo che da perdere e ogni mossa dovrà essere fatta ponderando attentamente.