Il mondo della numismatica è molto particolare. Esperti collezionisti farebbero carte false per aggiudicarsi una moneta o una banconota preziosa e introvabile. Alcuni hanno speso cifre assurde e impensabili per portare a casa qualcosa che nel tempo avrebbe continuato ad acquistare valore. Questo perché possono essere vere e proprie forme di investimento come Ethereum e Bitcoin. Tuttavia se un esperto dovesse trovarsi faccia a faccia con chi non è del mestiere gli basterebbero pochi minuti per capirlo. Questo sarebbe controproducente per chi vuole vendere banconote rare senza avere esperienza.
Trattandosi di banconote rare in euro, è difficile non farsi raggirare da chi è più esperto. Ora nessuno sarà più in difficoltà. Ecco la guida definitiva per capirne il valore.
Banconote rare in euro: ecco come valutarne il valore e non farsi imbrogliare
Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione quando si tratta di banconote rare in euro è che non esistono quotazioni catalogate per queste. Di recente conio possono risultare di gran valore se hanno una serie di combinazioni di numeri o errori tali da renderle se non uniche comunque difficili da incontrare.
Un’altro aspetto fondamentale è che non esistono quotazioni prestabilite. Occorre conoscere le cifre di vendita di banconote rare molto simili o identiche. Questo porterebbe un ottimo vantaggio al venditore sull’acquirente. Altra cosa fondamentale è trovare uno studioso o un collezionista. In sostanza un esperto di fiducia al quale non vendere nulla, ma che farà da mentore.
Sicuramente un elemento indispensabile che alza o abbassa il livello di quotazione alle banconote rare in euro è lo stato di conservazione.
Ecco come si classifica lo stato di conservazione
Le banconote rare, in euro o non, sono suddivise sempre per stato di conservazione. Eccoli tutti elencati dal più prestigioso:
- Fior di stampa. Riguarda tutte quelle banconote che seppur rare sono appena uscite dalla stampa.
- Splendida. Conservata in modo eccelso questa banconota presenta solo difetti invisibili ad occhio nudo.
- Superiore. Ne fanno parte quelle banconote rare che sono circolate per diversi anni. Nonostante ciò hanno mantenuto una consistenza ottima e non presentano tagli, graffi o segni di qualsivoglia natura.
- Più che bella. Queste sono quelle banconote rare che presentano pieghe forti, qualche taglio e forse anche segni di penna. Sono da escludere, collezionisti ed esperti nel settore non le prendono mai in considerazione, salvo se sono molto rare e introvabili.
Tutti possono fare una prova e verificare con ciò che hanno a casa a quale stato di conservazione appartiene la loro “preziosa”. Magari qualcuno scopre di avere la mille lire di Giuseppe Verdi che vale una vera fortuna.