Sembra sempre più certo che il prossimo Pixel 6 sarà caratterizzato dal primo processore realizzato internamente da Google. Le indiscrezioni a riguardo si stanno moltiplicando e sembrano tutte confermare il debutto di Mountain View nel mondo dei semiconduttori.
Il SoC in questione è conosciuto come il nome in codice “Whitechapel“ ed è caratterizzato dal numero di serie “GS101”. In particolare, la sigla “GS” potrebbe essere una abbreviazione per Google Silicon.
Inoltre, nei documenti trapelati in queste ore, il SoC Whitechapel è affiancato sempre al nome in codice “Slider”. Secondo quanto emerso fino ad ora, Google potrebbe indicare con il nome Slider una piattaforma condivisa basata sul nuovo processore proprietario.
Google sembra intenzionata a realizzare un nuovo SoC proprietario
Infatti, il nome sembra profondamente legato a Samsung ed in particolare alla divisione dedicata alla realizzazione dei semiconduttori. Questo lascia pensare che il SoC Whitechapel di Google potrebbe essere sviluppato prendendo come base di partenza gli Exynos di Samsung.
Non è da escludere anche una possibilità alternativa, BigG potrebbe aver sviluppato il proprio chip e affidato esclusivamente la fase di produzione al brand coreano. Al momento le informazioni sono molto poche, quindi non c’è alcune certezza in merito.
Il debutto di Pixel 6 è atteso per il prossimo autunno, quindi bisognerà attendere ancora qualche mese. Google ha rifiutato di commentare ogni dettaglio delle indiscrezioni trapelate. Tuttavia, in passato il CEO Sundar Pichai ha confermato di voler effettuare investimenti nell’hardware. Considerando la curiosità intorno al SoC Whitechapel, siamo certi che maggiori informazioni arriveranno nel corso delle prossime settimane.