Il problema di fondo sta nella scelta da parte della compagnia, che ricordiamo fa parte del gruppo Facebook, di rendere obbligatoria la condivisone dei dati tra il servizio di messaggistica e il Social Network. Questa scelta, com’è facilmente intuibile, non è piaciuta a tantissimi utenti che hanno quindi deciso di cancellare l’applicazione in favore di altri servizi. A quanto pare però, tra chi ha deciso di rinunciare a WhatsApp, circa sarebbe anche il suo proprietario.
A dare la curiosa notizia Dave Walker, esperto in sicurezza informatica; dopo aver avuto accesso ad un database contenente informazioni su circa 500 milioni di utenti si è reso conto che il nome di Zuckerberg, di cui possedeva il numero, comparisse all’apertura di Signal.
Ma non finisce qui; sembra infatti che oltre al patron di Facebook anche i due co-fondatori, Chris Hughes e Dustin Moskwitz preferiscano Signal a WhatsApp. Una storia, questa, davvero curiosa e che di certo non depone a favore della sicurezza dello storico servizio di messaggistica. Chissà dunque se sia davvero giunta la fine per una delle applicazioni più utilizzate di sempre o se il servizio di messaggistica riuscirà a resistere anche sta volta e mantenere il trono dei servizi di messaggistica.