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Luce e Gas: al via la petizione che sospende le forniture a seconde case e negozi chiusi
"L’unica possibilità per azzerare tale spesa è chiudere definitivamente i contratti, sostenendo i relativi costi imposti dai gestori”. È questa la proposta lanciata da Consumerismo No profit. Ecco i dettagli sulla petizione nata in Liguria.
Consumerismo No profit, associazione dei consumatori, ha esplicitamente comunicato di voler interrompere a tempo determinato delle forniture di luce e gas per seconde case, case disabitate e negozi chiusi. Nasce quindi in Liguria la petizione “STACCALABOLLETTA” reperibile nel web, e in cerca di firme.
“Oggi, con la crisi sanitaria e i divieti agli spostamenti, i cittadini della Liguria sono costretti a pagare le bollette energetiche sulle seconde case o su immobili disabitati, anche in assenza di consumi – spiega Consumerismo. – Lo stesso vale per i negozi che, nonostante le chiusure imposte dal Covid, continuano a pagare le forniture energetiche”.
“Questo perché su ogni singola bolletta di luce e gas vengono imposti costi, come oneri di sistema e spese di distribuzione e trasporto dell’energia, che incidono sulle fatture anche in caso di consumi pari a zero.” Nelle analisi di Consumerismo è possibile dedurre che sia sulla spesa annua per la fornitura di energia elettrica che sul gas, si paga il 19% per la voce “trasporto e gestione del contatore”, mentre gli oneri di sistema pesano per il 20% sulla voce e per il 4% sul gas. L’associazione prosegue: “L’unica possibilità per azzerare tale spesa è chiudere definitivamente i contratti, sostenendo i relativi costi imposti dai gestori”.
Luce e Gas: le parole del presidente Luigi Gabriele
Il presidente Luigi Gabriele dichiara: “Con questa petizione chiediamo ad Arera e al Governo di introdurre la sospensione temporanea dei contratti di fornitura dell’energia, al pari di quanto avviene con l’Rc auto. E’ un diritto di chi non può recarsi nella seconda casa e degli esercenti che hanno dovuto momentaneamente chiudere il proprio negozio, interrompere le forniture di luce e gas e riattivarle in un successivo momento, per non incorrere nei costi fissi in bolletta indipendenti dai consumi. Una possibilità questa che viene garantita dai” contatori elettronici (per cui lo Stato ha speso 14 miliardi di euro) grazie ai quali i gestori possono con un semplice click sospendere le forniture su richiesta del cliente. Misura che, se attuata, consentirebbe enormi risparmi a famiglie e commercianti, sempre più impoveriti dalla crisi Covid” – aggiunge Gabriele.