Da quando è iniziata la pandemia a causa del Covid-19 ad oggi la connessione internet in Italia ha accusato un forte aumento di traffico dati. Le reti italiane sono state messe a dura prova e a testimoniarlo, forse, sono i numerosi e anche recenti down di alcuni operatori telefonici. Ovviamente sono supposizioni e non hanno nulla di fondato queste dichiarazioni.
Ma secondo voi la connessione internet in Italia sta reggendo questo forte incremento? In nostro aiuto arriva il rapporto del BEREC, l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche. Vediamo tutti i dati e cerchiamo di capirli insieme.
Ad essere sotto accusa per l’aumento ingente di traffico dati che potrebbe aver messo in difficoltà la connessione internet in Italia sono la Dad e lo smart working. Ovviamente sono gli argomenti più discussi, ma per correttezza bisogna aggiungere l’aumento di utenti che in una giornata guardano serie TV e film on demand. Oltre ad esempio alle conferenze su Zoom o altre applicazioni del genere.
Tuttavia per capire meglio come la connessione internet in Italia ha reagito e si sta comportando si possono valutare i dati disponibili del BEREC
. Con il suo nuovo rapporto, pubblicato il 6 aprile 2021, afferma che “Nei primi tre mesi del 2021 il traffico su rete fissa e mobile è aumentato durante la crisi del Covid-19; tuttavia, non sono mai stati segnalati importanti problemi di congestione“. Come si può vedere dall’immagine sottostante, l’Italia è uno dei Paesi che ha saputo tener duro.
Nondimeno il report indica che al mese di marzo 2021 il traffico dati è aumentato rispettivamente:
Insomma la connessione internet in Italia non è niente male sotto tutti i fronti. Certo bisogna pazientare con down e rallentamenti vari, ma è anche in corso la dismissione della rete 3G. Inoltre è importante precisare che il nostro Paese è uno di quelli che sta continuando a monitorare il traffico dati. Questo permetterà di effettuare previsioni realistiche per attuare soluzioni strutturali volte a mantenere questo trend positivo. Attenzione però a un grave problema nascosto nel 4G.