C’era una volta un provvedimento che diventò il più popolare tra quelli emanati dal vecchio Governo Conte. Si tratta del bonus mobilità, ma ora non c’è più, o meglio, il nuovo Governo Draghi lo sta ancora vagliando. Si pensa che lo confermerà vista la nascita del nuovo Ministero della Transizione Ecologica. Il tema in primo piano è una rivoluzione green. Intanto che i membri dell’Esecutivo si schiariscono le idee ecco un grande ritorno.
Grazie ad alcune Regioni il bonus mobilità è tornato disponibile. Permetterà a chi acquista bici e monopattini elettrici di vedersi rimborsare il 50% della somma spesa. Ovviamente c’è un limite massimo di rimborso che è pari a 500 euro. Ecco in quali Regioni fare richiesta, come farla ed entro quando.
Bonus mobilità: ecco le Regioni che lo hanno riesumato
In Italia grazie al bonus mobilità l’acquisto di bici elettriche è salito del 44%. Un dato incredibile se si pensa che eravamo il Paese che prediligeva viaggiare in auto. Terminato a febbraio scorso, a livello nazionale ancora si è in attesa per una riconferma. Comunque alcune Regioni lo hanno introdotto in maniera indipendente.
Una di queste è la Regione Abruzzo che ha attivato un bonus mobilità indipendente in attesa che ritorni quello “ufficiale”. Non che questo sia ufficioso, anzi, è solo un modo per distinguerlo. È stato approvato circa una settimana fa e prevede un incentivo all’acquisto di una bici normale, una bici elettrica o un monopattino elettrico. Sono stati stanziati dalla regione 300.000 euro e fino ad esaurimento saranno rimborsate tutte le domande pervenute entro dal 24 al 29 aprile 2021.
La cifra rimborsata arriverà a massimo 500 euro, non di più. Vorrà dire che se un utente dopo aver acquistato una bicicletta da 1.500 euro fa richiesta per il bonus mobilità, non varrà più la regola del 50% e gli saranno rimborsati 500 euro. Meglio di niente vero?
A chi è destinato il rimborso
Chi sono coloro che possono fare richiesta del bonus mobilità alla Regione Abruzzo? Tutti coloro che sono residenti in Abruzzo e più precisamente nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Altra condizione è che i Comuni abbiamo più di 10 mila abitanti. Il consiglio è quello di conservare gli scontrini o le fatture di acquisto per almeno 2 anni.
Una buona notizia in attesa che il Decreto Ristori possa portare una ventata di serenità economica come una bella pedalata in bici all’aria aperta. Soprattutto se è costata il 50% in meno.