Sono tutti sotto shock! Chi è in debito con il Fisco ora comincia davvero a preoccuparsi. Prima o poi doveva succedere. È arrivato il momento di pagare le cartelle esattoriali. L’Agenzia delle Entrate si è attivata e in questi giorni molti contribuenti italiani saranno raggiunti dalle notifiche ancora in sospeso. Ma quali sono le cartelle esattoriali da versare per forza? Vediamo insieme tutti i dettagli.
Come sempre in Italia le cose non sono mai chiare. Soprattutto con le cartelle esattoriali che dovranno arrivare in questi giorni ai contribuenti. Non si capisce se chi le deve spiegare ha difficoltà comunicative oppure se c’è proprio la volontà di non chiarire così che i dubbi siano più forti delle certezze. A preoccupare sono anche tutte le manifestazioni che in questi giorni hanno fatto sentire la voce di chi è in difficoltà. Purtroppo anche con la violenza che è sempre e ad ogni modo da condannare.
Ruffini non si è spiegato bene e le indicazioni, come confermano i colleghi di Trend online, sono incomplete: “Siamo davanti ad una disposizione
che è astratta a tutti gli effetti e che, comunque, non provvede a soddisfare il rispetto del principio di decadenza degli atti e delle cartelle esattoriali. A questo dobbiamo poi aggiungere che la circolare n. 25/2020 dell’Agenzia delle Entrate sancisce che gli atti si possano ritenere emessi solo e soltanto se sono stati firmati e protocollati entro il 31 dicembre 2020“.In sostanza l’Agenzia delle Entrate ha dato il via agli invii già l’1 marzo 2021 e continuerà fino a tutto il 28 febbraio 2022. Le cartelle esattoriali in oggetto riguardano segnalazioni di irregolarità fornite dai controlli automatizzati sulle dichiarazioni dei redditi presentate entro il 31 dicembre 2020. Ciò che è stato inviato prima della data dell’1 marzo è da intendersi come semplice segnalazione di irregolarità.
Quindi alcuni contribuenti dovrebbero aver già ricevuto alcune cartelle esattoriali. Comunque il processo sarà decisamente lungo e burrascoso. Si parla di oltre 60 milioni di atti da notificare. Vedremo cosa ci aspetta con il Decreto Ristori di aprile che si spera possa portare un po’ di luce in queste tenebre di tasse.