Il riscaldamento globale è il mutamento del clima terrestre sviluppatosi a partire dalla fine del XIX secolo e tuttora in corso. È un fenomeno che si caratterizza per l’aumento della temperatura media globale e per il verificarsi di fenomeni atmosferici spesso estremi che mettono in pericolo la salute ambientale e quella della popolazione. A fare le spese del cambiamento climatico in atto sono anche le isole dell’Unione Europea che andranno incontro a rischi di vario genere: ambientali, sociali ed, ovviamente, economici.
A prendere in esame questi rischi correlati al riscaldamento globale è il progetto europeo SOCLIMPACT condotto da istituti di ricerca ed enti locali, università e società private, economisti e politologi, fisici e climatologi. Insomma, tutte queste grandi menti riunite per analizzare i rischi a cui andranno incontro le isole europee minacciate su più fronti dal cambiamento climatico in atto. Da Cipro fino alle Azzorre, per non dimenticare la Sicilia e la Sardegna, sono tutte isole che rischiano davvero di andare incontro a problemi ambientali, sociali ed economici proprio a causa del riscaldamento globale.
Innanzitutto, uno dei settori più a rischio in tutte le isole europee prese in esame è sicuramente quello del turismo seguito poi da quello dei trasporti marittimi, dell’acquacoltura e dell’energia. Si tratta di settori cardine dell’economia di un Paese o, in questo caso, di un’isola. Una volta individuati i rischi potenziali per le nostre bellissime isole, gli studiosi hanno raccolto i dati e hanno messo a punto delle strategie alternative di adattamento ai cambiamenti climatici per ognuna delle isole e per ciascun settore preso in esame. Tutte queste strategie sono state poi raccolte sul Sistema REIS, una piattaforma diventata un punto di riferimento importante per il dibattito ma anche per la proposta di nuove idee e di nuove soluzioni in relazione ai cambiamenti climatici.