Un archivio dati di notevole entità è stato trafugato dai manigoldi di Internet a danno di ignari utenti. I server Facebook sono stati bypassati delle misure di sicurezza con la conseguenza di una copia abusiva delle info sensibili per un totale di 100 Paesi in tutto il Mondo. Dati provenienti dagli States e dalla Gran Bretagna per un totale di 32 ed 11 milioni di utenti coinvolti. Anche l’Italia sembrerebbe esserne stata colpita anche se in modo decisamente più contenuto.
Dai dati estrapolati dagli hacker si evincono nomi di gruppi, generalità degli utenti, località di provenienza, data di nascita, sesso, numeri di telefoni e URL del profilo Facebook. Dati che completano il precedente attacco andato a segno all’inizio dello scorso anno per mano di un gruppo reduce dalla scoperta di una importante vulnerabilità ai server. Inizialmente creduto un attacco di modesta entità si è poi rivelato di notevoli proporzioni per 500 milioni di profili.
Il campione di dati è stato messo sotto osservazione con la risultante di una corrispondenza inequivocabile tra i dati reali e quelli delle identità digitali degli utenti coinvolti. Corrotte anche altre informazioni sensibili, il che estende notevolmente la proporzione dell’attacco andato a segno in queste settimane. Troppi dati sono finiti in mani sbagliate. Zuckerberg ha messo una pietra sopra l’argomento.