“Pensavamo che una serie sugli scacchi non avrebbe avuto molto successo e invece è diventata la serie dell’anno“. È quanto ha dichiarato il misterioso titolare dell’azienda catalana che sta scrivendo la seconda stagione de La Regina degli Scacchi. Tuttavia non si tratta di un sequel della miniserie Netflix più amata di sempre, ma di una nuova stagione della sua azienda produttiva.
Per ora infatti non ci sono buone nuove in merito a una possibile La Regina degli Scacchi 2. Comunque questa serie TV ha fatto la fortuna in primis del gioco degli scacchi e poi della Rechapados Ferrer, un’azienda familiare con 14 dipendenti. Vediamo insieme cosa è successo.
La Regina degli Scacchi regala un seguito felice alla Rechapados Ferrer
Si chiama Rechapados Ferrer l’azienda guidata da David Ferrer che da oltre 60 anni produce scacchiere. Si può dire che La Regina degli Scacchi le abbia regalato un seguito felice. Infatti dopo il 2008, a seguito della crisi economica, la famiglia Ferrer stava valutando a malincuore una possibile chiusura.
Dopo il lockdown però le cose sono inaspettatamente cambiate come l’improvviso colpo di scena nella trama de La Regina degli Scacchi quando Beth Harmon supera i fantasmi del passato e vede nel gioco degli scacchi un compagno di viaggio e non più un’ossessione.
“Durante il lockdown gli ordini hanno cominciato ad aumentare, pensavamo che fosse perché la gente passava tanto tempo a casa con i giochi da tavolo. Poi uno degli impiegati ha visto il trailer della serie e ha riconosciuto le nostre scacchiere” ha spiegato Ferrer. Ben l’80% delle scacchiere presenti nella miniserie Netflix sono di loro produzione. Non ne sapevano niente perché il colosso dello streaming non li aveva mai contattati direttamente.
Questo ha portato a un aumento della richiesta tanto da dover organizzare lavoro straordinario per i 14 dipendenti. “Non riusciamo a tenere il passo, siamo sopraffatti. Abbiamo dovuto limitare gli ordini dei clienti e ci stiamo riorganizzando per essere in grado di consegnare tutti gli ordini in tempo” dice commosso David Ferrer. Ora la produzione dalle 20 mila unità è arrivata a 40 mila all’anno. Stiamo parlando del doppio.