Dall’inizio dell’attuale pandemia da SARS-CoV-2 tutti abbiamo imparato a sanificare qualsiasi cosa o superficie contaminata attraverso la quale si potrebbe contrarre l’infezione da SARS-CoV-2. Ma anche se stare attenti al nostro atteggiamento nei confronti degli altri e delle superfici o oggetti con cui entriamo in contatto è importante, bisogna che non esageriamo poi così tanto. Infatti, sembrerebbe che il rischio di ammalarsi di COVID-19 attraverso le tracce di virus rimaste sulle superfici è pari a meni di una probabilità su 10.000.
A renderlo noto sono i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che, proprio qualche giorno fa, hanno reso note delle nuove linee guida aggiornate nelle quali essi specificano che, ogni contatto con una superficie contaminata ha una probabilità bassissima di risultare in un’infezione da SARS-CoV-2. Già in precedenza le autorità sanitarie avevano precisato che le superfici non rappresentano la via di trasmissione primaria del virus. Ma queste nuove indicazioni si spingono oltre, comunicando quelle che sono le reali percentuali di rischio.
In queste linee guida aggiornate, viene precisato che contrarre la COVID-19 attraverso il contatto con maniglie, corrimano o oggetti personali contaminati è teoricamente possibile ma il tutto, richiede un perfetto allineamento di tutta una serie di circostanze diverse, davvero molto sfortunate. Tali circostanze comprendono una grande quantità di particelle virali infettive appena emesse che si depositano su di una superficie e, in più, una significativa quantità di tracce virali trasferite sulla mano e sul viso di una persona vulnerabile all’infezione. Dunque, in altre parole, non è impossibile contrarre l’infezione attraverso oggetti inanimati. Infatti, la presenza di coronavirus su una superficie non si traduce, automaticamente, in un contagio.