Amazon è entrato nella vita di tutti noi da un po’ di anni e nel frattempo, oltre a crescere, è iniziato anche a essere il protagonista di diversi scandali. Le pratiche che vengono portare avanti dal colosso, soprattutto negli Stati Uniti, non stanno aiutando in tal senso eppure il successo sta continuando
Amazon non conosce segni di rallentamento tanto che di recente ha raggiunto i 200 milioni di abbonati a Prime in tutto il mondo. Si tratta di una crescita del 33% in un anno visto che a gennaio del 2020 erano 150 milioni. Per raggiungere il precedente traguardo partendo da 100 milioni ci aveva messo due anni.
Ovviamente la pandemia ha favorito questa crescita. Lo abbiamo visto con tutte le compagnie che offrono servizi diretti a casa, come anche solo i servizi streaming
per esempio. Ora c’è da capire se tutto quello che è successo negli Stati Uniti potrebbe costare ad Amazon qualcosa in meno.
Il Prime Day e il Black Friday sono lo specchio del successo di Amazon. Anno dopo anno ci sono nuovi record in merito. Il numero di acquisti tramite la piattaforma e le spedizioni raggiungono nuove vette senza contare tutte le nuove piccole giornate di sconti dedicati a un marchio o a dei prodotti nello specifico, come quelli di elettronica.
C’è da sottolineare come il costo dell’abbonamento ad Amazon Prime costa in modo differente da paese a paese. In Italia è estremamente meno costoso rispetto agli Stati Uniti, meno di un terzo. Si passa da 12,99 dollari al mese a 3,99 euro, una differenza importante.