Una brutta notizia ha raggiunto tutti gli appassionati di tecnologia. LG, il noto produttore sudcoreano, ha deciso di dire definitivamente addio alla sua divisione che produce smartphone. Uno dei motivi principali sono il calo della richiesta di mercato dei suoi prodotti e il crollo dei guadagni. Insomma un settore in perdita. Ma sembra che ci sia altro ad aver fatto cambiare strada a questo colosso.
Qualcuno avrebbe parlato di connessione 6G che a LG pare interessi molto. Non solo, ma nel calderone delle indiscrezioni comparirebbe anche il mondo dell’elettrico. Ecco tutti i dettagli di una decisione difficile, ma necessaria.
LG lascia il mondo smartphone, ma cercherà davvero di reinventarsi?
Il ramo di azienda smartphone per LG negli ultimi tempi si è rivelato una vera e propria palla al piede. Sono 5 gli anni che hanno segnato un down economico all’azienda. Comunque non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti proprio il produttore sudcoreano sembra abbia intenzione da una parte di concentrarsi su ciò che già fa e gli rende, dall’altra invece di reinventarsi.
È proprio LG a dichiararlo in una nota: “La decisione strategica di Lg di uscire dal settore della telefonia permetterà all’azienda di focalizzare maggiori risorse in altre aree di crescita come i componenti dei veicoli elettrici, i dispositivi connessi, la smart home, la robotica, l’intelligenza artificiale e le soluzioni business insieme a piattaforme e servizi“.
Quindi per LG, da quanto si evince anche in merito ad altre indiscrezioni, non abbandonerà il mondo della telefonia. Piuttosto si concentrerà su ciò che più si deve sviluppare: la mobilità e con essa la connessione 6G.
Del 6G si parla già ora mentre è ancora in fase di sviluppo e diffusione la rete 5G. Ad ogni modo è e sarà il futuro del mondo mobile. Ecco perché LG sta cercando di prendersi un posto in questa corsa che sembra essere interessante. Speriamo solo che non faccia alcuni dei gravi errori che l’hanno portata a chiudere un comparto, quello degli smartphone, importante che oggi conta più del 50% del mercato online.