Secondo il CEO di Pfizer, la compagnia che sta producendo il vaccino sviluppato da BioNTech, servirà una terza dose per garantire l’immunità alle persone. Come si sospettava, l’uomo affermato che secondo lui il trattamento contro il Covid-19 diventerà una necessità annuale, proprio come l’influenza. In 12 mesi ci sarà bisogno della terza dose mentre successivamente si parlerà di un semplice e singolo richiamo ogni anno.
Le parole del CEO, Albert Bourla: “Uno scenario probabile è che ci sarà probabilmente bisogno di una terza dose del vaccino, da qualche parte tra sei e 12 mesi e poi da lì, ci sarà una rivaccinazione annuale, ma tutto ciò deve essere confermato. E ancora, le varianti giocheranno un ruolo chiave. È estremamente importante sopprimere il pool di persone che possono essere suscettibili al virus.”
Vaccino Pfizer: un terza dose
Non è l’unico CEO di una società farmaceutica ad aver suggerito tutto questo. Anche quello di Johnson & Johnson ha detto che probabilmente diventerà una ricorrenza annuale fare questo vaccino. Attualmente, quello che le sperimentazione non hanno potuto dire è la durata dell’immunità fornita dagli attuali vaccini. La speranza è di 2 anni, ma il limite può essere anche solo sei mesi.
Quello che emerge da tutto questo è di nuovo le poche conoscenze che abbiamo nei confronti di questo coronavirus e del Covid-19. Nonostante l’efficacia certificata di ogni vaccino, sembra che ci sia bisogno di ben di più per sconfiggere il virus, perlomeno a lungo termine. Per lo stesso Johnson & Johnson si parla di due dosi al posto della monodose pubblicizzata fino ad ora.