Un paio di anni fa i vari paesi europei facevano a gara per fare entrare Huawei nei lavori di creazione di un’infrastruttura 5G. Nel frattempo negli Stati Uniti si lavora per l’esatto opposto ovvero per escluderla e convincere al tempo stesso anche gli storici alleati. Alla fine hanno vinto loro e il recente disegno di legge di un altro paese europeo lo dimostra in pieno.
A questo giro tocca alla Romania escludere Huawei in tal senso ed è proprio in linea con la volontà degli Stati Uniti. Il disegno di legge chiede esplicitamente ai vari vettori di non diventare soggetti al controllo di un governo straniero, in questo caso la Cina. Devono avere una struttura proprietaria trasparente così come lo devono essere le varie azioni intraprese.
Se proprio due anni fa Huawei era uno dei marchi più riconosciuti e apprezzati nel nostro continente, in poco è cambiato tutto. I governi come le società private e i singoli cittadini hanno iniziato sempre di più a prendere le distanze, anche e soprattutto per il legame con il regime cinese.
Se da un lato questo è un segno positivo sicuramente, dall’altro diventa un problema per le compagnie private riuscire a mettere in piede un’infrastruttura funzionante e a costi ridotti. In tal senso Huawei era perfetta, ma il minor costo può anche essere dovuto a eventuali sorprese. Quello che è comunque certo è la spinta europea a voler minuire la dipendenza dalla Cina e dalle varie aziende puntando molto sugli Stati Uniti e ad altri partner.