Riuscire a produrre cellule in laboratorio rappresenta sicuramente uno dei traguardi più importanti che sono raggiunti in questi ultimi anni. ciò perché la produzione di cellule in vitro consente di aprire la strada a strategie terapeutiche innovative per un gran numero di patologie, soprattutto quando parliamo di medicina rigenerativa. Oggi, però, un team di scienziati cinesi ed americani hanno raggiunto un altro traguardo altrettanto incredibile e sensazionale: hanno prodotto in laboratorio i primi embrioni chimera uomo-scimmia.
A presentare questi embrioni chimera uomo-scimmia è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista scientifica Cell. Come già detto, a partecipare a questa ricerca è stato un team di scienziati dell’Istituto americano Salk in collaborazione con la Cina. Per il loro lavoro, gli studiosi hanno trasferito cellule staminali umane in embrioni di scimmia. Gli embrioni chimera ottenuti hanno continuato a svilupparsi per 20 giorni. Nello specifico, essi hanno trasferito 25 cellule staminali umane in embrioni di scimmia giunti al sesto giorno dello sviluppo.
Approvazioni e perplessità per i primi embrioni chimera uomo-scimmia
Le cellule umane erano delle staminali pluripotenti indotte, ovvero cellule adulte che sono state riprogrammate geneticamente per farle tornare allo stadio di cellule staminali. In tal modo, queste cellule riprogrammate sono state in grado di integrarsi sia con i tessuti embrionali veri e propri sia con i tessuti che aiutano l’embrione a svilupparsi. All’inizio erano ben 132 gli embrioni che avevano iniziato a svilupparsi ma poi, solo tre chimere erano ancora vive dopo 19 giorni. L’obiettivo degli scienziati è quello di avere a disposizioni modelli migliori per poter condurre studi più appropriati per comprendere la biologia umana e le malattie considerato che non possono essere condotti alcuni tipi di esperimenti nell’uomo.
Nonostante questo rappresenti sicuramente una novità assoluta nel campo della medicina e un’opportunità di sviluppo di nuove strategie terapeutiche soprattutto per la medicina rigenerativa, le perplessità sollevate dalla comunità scientifica sugli embrioni chimera sono numerose. Perplessità che, ovviamente non riguardano solo gli aspetti di natura tecnica e scientifica ma anche la sfera etica.