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Oggi era previsto l’analisi dei nuovi data sul vaccino Covid-19 di Johnson & Johnson da parte dell’EMA e così è stato. L’agenzia europea conferma che c’è un collegamento tra la comparsa dei coaguli di sangue in alcune donne e il suddetto trattamento. Questo implica che come AstraZeneca ci sarà bisogno di aggiornare i foglietti illustrativi per avvertire le persone di questa possibilità.

In ogni caso il vaccino viene considerato sicuro proprio come quello prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese. Si tratta di effetti collaterali molto rari e che non possono essere messi in confronto al pericolo del Covid-19 e dei suoi sintomi. Questo teoricamente far partire l’uso delle dosi già consegnate anche se l’ultima parola spetta agli stati nazionali. La Grecia, per esempio, ha già deciso che rinuncerà al suddetto vaccino.

 

I vaccini di Johnson & Johnson e di AstraZeneca hanno la stessa problematica

I dati presi in esame dall’EMA sono quelli delle vaccinazioni con questo vaccino negli Stati Uniti dove, al momento delle sospensione di settimana scorsa, erano stati segnalati ufficialmente sei casi di coaguli, tutte donne e con una morte. Si tratta sostanzialmente di un caso su un milione, ovvero la stessa possibilità di venire colpiti da un fulmine, ma molto inferiore alla possibilità di morire a causa del Covid-19.

Il vaccino monodose potrebbe permette un’accelerazione significativa del programma vaccinale a causa della sua caratteristica di non necessitare di una seconda dose. In realtà un richiamo potrebbe servire, ma se ne parlerebbe tra diversi mesi quando in teoria saremo già tornati alla normalità. Il ritardo di sostanzialmente una settimana verrà recuperato in breve.

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