Navi da crociera come la Oasis of the Seas, misurano 362 m in lunghezza e 72 m (max) in altezza. Ebbene, l’asteroide che “sfiorerà” la Terra il 24 Aprile si avvicina a queste dimensioni e prende il nome di QE45. Esso è stato scoperto nel 2016, e misurerà tra i 120 e i 270 metri di larghezza.
Il corpo celeste non si farà vedere, perché la sua velocità elevata non lo permetterà. La NASA stima infatti che questo viaggerà a migliaia di miglia orarie. Ciò però significa anche che la sua distanza rispetto alla Terra non è poi così limitata, dunque QE45 non rappresenterà alcun rischio per il nostro pianeta. Non possiamo dire lo stesso dell’asteroide 2010RF12, che secondo l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha una probabilità di schiantarsi sulla Terra di 1 su 16.
Ad ogni modo abbiamo ancora molto tempo prima che questa strage si avveri. L’ESA ha affermato che l’asteroide si avvicinerà alla Terra solo nel 2095 e non si sa ancora il mese né il giorno.
In ogni caso, nell’attesa che l’asteroide 2010RF12 raggiunga la Terra in questi 74 anni, gli scienziati avranno migliorato le tecniche e le tecnologie per difendere il pianeta dalle minacce. Si sta già pensando all’utilizzo di armi nucleari da far esplodere sulla superficie dei meteoriti al fine di bloccare il loro normale percorso oppure di distruggerli in frammenti innocui.
La NASA ci tiene a tranquillizzare tutti, comunicando che non si correrà alcun rischio per i prossimi 100 anni. Stando però ai dati relativi all’asteroide 2010RF12, i conti non tornano. Staremo a vedere.