I cambiamenti climatici in atto e, soprattutto, il riscaldamento globale rappresentano sicuramente un problema di non poco conto poiché stanno mettendo a serio rischio l’integrità delle piattaforme di ghiaccio in Antartide le quali, più di un terzo, rischiano di giungere al collasso.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista scientifica Geophysical Research Letters. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati dell’Università di Reading in Gran Bretagna in collaborazione con colleghi dell’Università di Liegi in Belgio. Lo studio dei ricercatori, nello specifico, si basa su un modello climatico regionale ad alta risoluzione che consente di stimare in maniera dettagliata e senza precedenti quello che potrebbe essere l’impatto dello scioglimento delle piattaforme di ghiaccio in Antartide e dello scorrimento dell’acqua di stabilità delle stesse piattaforme.
Gli scienziati hanno utilizzato questo modello per studiare tre differenti scenari, tutti altamente probabili che potrebbero verificarsi entro la fine di questo secolo, con temperature globali in ascesa di 1,5°C e 4°C rispetto ai livelli dell’epoca antecedente l’industrializzazione. I risultati ottenuti indicano che, un “minimo” aumento di quattro gradi centigradi, metterebbe in pericolo il 34% dell’area ricoperta dalle piattaforme di ghiaccio. In particolare, le piattaforme di ghiaccio più a rischio, per geografia e conformazione, sarebbero quelle di Larsen C., Shackleton, Pine Island e Wilkins.
Prima che davvero queste piattaforme ghiacciate collassino, dovremmo riuscire a contenere quanto possibile l’aumento della temperatura globale entro i due gradi invece che quattro, evitando così un significativo innalzamento dei mari che metterebbe a rischio la vita in molte città del mondo.