Aumento conti correnti

Era in previsione e quello che preoccupava molti si sta avverando. Diverse banche si stanno muovendo per un aumento del canone mensile dei conti correnti attivi per i loro clienti. Quali sono i motivi scatenanti? Li vedremo più avanti nell’articolo. Prima ecco chi sta facendo strage di rincari.

 

UniCredit: la pioniera degli aumenti dei conti correnti

Ebbene sì, tra le banche che stanno facendo strage, compare proprio il nome di UniCredit. Si potrebbe definire la pioniera dell’aumento dei conti correnti. Aveva iniziato Fineco con la chiusura dei conti di quei clienti che avevano depositato cifre superiori ai 100 mila euro senza avere attivi servizi quali trading, finanziamenti o altro.

UniCredit però ha pensato di fare meglio. Perché colpire solo alcuni, meglio sfruttare tutti. Da qui la scelta di apportare un aumento ai conti correnti sia per privati che per imprese. La scelta è stata anticipata da una lettera inviata ai clienti dove si legge:

Il contesto di mercato in cui il sistema bancario si trova a operare è recentemente mutato, impattando in modo crescente sull’attività bancaria e in particolare sulle attività di deposito, gestione e remunerazione della liquidità di conto corrente“.

 

Quali sono i conti colpiti dall’aumento

Vediamo ora quali sono i conti correnti colpiti dall’aumento di UniCredit. Per quanto riguarda i correntisti privati ad essere colpiti sono i titolari di My Genius. Nello specifico:

  • Base da 3 a 4 euro;
  • Silver da 9 a 11 euro;
  • Gold da 12 a 16 euro;
  • Platinum da 22 a 26 euro.

Non c’è scampo nemmeno per le imprese. UniCredit ha pensato anche a un aumento per i loro conti correnti. Il canone colpito è Imprendo One che passa da 12 a 16 euro e Imprendo Easy da 30 a 34 euro. Ovviamente per tutti i prezzi corrispondono al canone mensile.

 

Cosa sta spingendo le banche a fare queste scelte

La domanda che molti si stanno ponendo riguarda i motivi per i quali le banche stanno facendo queste scelte. Dalla chiusura del conto di Fineco all’aumento dei conti correnti di UniCredit. Perché?

I motivi sono subito spiegati e riguardano il rapporto delle banche tra risparmi e BCE. Infatti quest’ultima chiede cassa sulle somme depositate che sono stagnanti. In altre parole agli istituti di credito, tenere fermo il denaro dei correntisti costa e il prezzo è salato. Con la pandemia da Covid-19 i risparmi stanno crescendo e sempre meno utenti si avventurano in finanziamenti e investimenti o formule di conto deposito.

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