Il destino del programma cashback è ancora in bilico. Nonostante nelle ultime settimane siano emersi dati a favore di questa misura economica, la politica è ancora molto divisa sul possibile futuro della programma tanto incentivato dall’ex Governo Conte.
Con l’insediamento del Governo Draghi e con il conseguente cambio di maggioranza, il programma cashback potrebbe non essere più una priorità, da qui ai prossimi mesi.
La nascita del cashback risale allo scorso autunno. Il precedente esecutivo ha lanciato tale misura con un doppio obiettivo: combattere l’evasione fiscale, sempre più dilagante soprattutto nelle piccole spese del quotidiano e al tempo stesso proporre una misura utile per rilanciare i consumi.
Sulle casse dello Stato, il cashback ha un valore pari a 5 miliardi di euro. Il rapporto tra i costi e i possibili benefici della misura è allo studio. Proprio da tale ricerca si scoprirà se il cashback è destinato o meno ad una prematura cancellazione
già nei prossimi mesi. I partecipanti al programma si chiedono ovviamente quale possa essere il destino dei rimborsi previsti già a partire da Luglio.Allo stato attuale, gli scenari per i partecipanti sono diversi. In primo luogo, l’allerta è per i rimborsi sino a 300 euro che sono stati accumulati dagli italiani già in questo primo semestre. In caso di possibile cancellazione dopo l’estate, questa prima tranche di rimborsi non sarebbe a rischio, a differenza invece dei bonus previsti nel secondo semestre. Solo in caso di immediata eliminazione del programma (ipotesi tutt’ora remota) potrebbe esserci un pericolo per i rimborsi accumulati in questi mesi.