A finire sotto i riflettori durante gli ultimi mesi è stata WhatsApp, piattaforma di messaggistica istantanea che ha dichiarato di voler aggiornare la sua privacy policy. Tutte le modifiche previste dal nuovo aggiornamento consentirebbero a Facebook di aggregare i dati di tutti gli utenti pur provenendo questi da WhatsApp. In poche parole i dati di tutti gli utenti saranno aggregati in tutti i servizi di Facebook.
Qualcuno però non sarebbe d’accordo ed infatti tale intenzione di WhatsApp potrebbe essere dichiarata illegale. Un’autorità tedesca esperta nelle normative sulla privacy avrebbe infatti avviato un procedimento contro la scelta di Facebook di rendere effettivo questo nuovo aggiornamento sulla privacy policy. Lo scopo è quello di impedire che Facebook riesca ad aggregare i dati provenienti dalle attività degli utenti su WhatsApp, visto che permane il timore che la società possa utilizzare questi ultimi per espandere la propria attività di marketing e pubblicità.
WhatsApp: nuove regole sulla privacy illegali, l’azione legale tedesca ha ragione di esistere
Johannes Caspar, responsabile dell’azione legale nei confronti di WhatsApp ha dichiarato:
“Attualmente c’è motivo di credere che le disposizioni sulla condivisione dei dati tra WhatsApp e Facebook siano destinate ad essere applicate illegalmente, a causa della mancanza di consenso volontario e informato da parte degli utenti. Al fine di prevenire la condivisione illecita di dati, e porre fine alla pressione illegale sul consenso di milioni di persone, è stata avviata una procedura amministrativa formale per proteggere tutti gli utenti interessati“.
L’obiettivo potrebbe essere raggiunto entro il prossimo 15 maggio, data entro la quale gli utenti saranno costretti ad accettare il nuovo aggiornamento.