Il nostro pianeta è costantemente investito da frammenti cosmici che costituiscono la cosiddetta polvere extraterrestre. È stato stimato che la pioggia di tale polvere ogni anno si aggira intorno alle 5.200 tonnellate.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati internazionale guidato dal Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS) in Francia. Anche l’Italia, con il PNRA, ha fornito un contributo logistico degno di nota all’interno di questo lavoro soprattutto, a supporto della raccolta di campioni. Raccolta questa che ha avuto luogo vicino alla base italo-francese Concordia, nel cuore del plateau antartico. Questo sito, rinominato dagli scienziati Dome C, rappresenta il luogo ideale per valutare quanta polvere extraterrestre cade sulla Terra ogni anno. Ciò, perché in questo luogo, la polvere terrestre è quasi del tutto assente e poi perché il tasso di accumulo della neve è minimo.
Durante le loro ricerche, gli scienziati hanno individuato 1.280 micrometeoriti ed 808 sferule cosmiche, piccoli aggregati risultati dalla fusione di rocce spaziali. Dopo di che, partendo da questi dati, essi hanno calcolato il tasso di caduta della polvere extraterrestre estrapolando poi, alla fine, una stima globale. Così, i ricercatori hanno stimato che siano all’incirca 5.200 le tonnellate di particelle che, annualmente, giungono sul nostro Pianeta. Inoltre, l’analisi ha anche permesso di stabilire che l’80% della polvere extraterrestre deriva dalle comete e solo il 20% da asteroidi. In ogni caso, tali percentuali, sono perfettamente in linea con quanto riportato in studi precedenti.