News

Smartphone: ecco qual è il vero pericolo che molti non immaginano

Spesso su Tecnoandroid, ogni settimana, parliamo dei rischi che gli smartphone nascondono. Dalle radiazioni la cui esposizione andrebbe limitata fino ad arrivare alle dipendenze. Ma tra tutti quelli elencati in questi anni c’è un pericolo che molti non si immaginano. La causa principale della schiavitù hi-tech.

Se qualcuno ha associato a questo le notifiche si sta sbagliando. Un recente studio ha scoperto che non sono loro a innescare la cosiddetta nomofobia. Cosa allora si cela di così pericoloso tale da rendere inconsapevolmente schiavi dello smartphone?

 

Ecco ciò che ci può rendere schiavi dello smartphone

A scoprire quanto vi diremo è stata una ricerca della London School of Economics and Political Science. I risultati pubblicati sulla rivista Science Direct rivelano che la dipendenza da smartphone nasce da interazioni spesso inconsce che nemmeno gli utenti riescono a riconoscere autonomamente.

Da questo studio è emerso che non sono gli avvisi di notifica che arrivano regolarmente sugli smartphone a creare dipendenza. Strano, ma vero non sono queste a farci controllare in continuazione il nostro dispositivo. Al contrario si tratta di abitudini inconsce e assodate sviluppatesi nel tempo e causate da una sola cosa, i social network.

All’esperimento hanno partecipato 37 persone di età compresa tra i 18 e 30 anni. Per 200 ore era stata applicata loro una videocamera indossabile così da poter monitorare ciò che guardavano durante la giornata. In tutto questo tempo hanno interagito con il proprio smartphone 1130 volte. A parte il numero, ciò che colpisce è il prossimo dato. Ben l’89% di queste inconsciamente e solo l’11% stimolate da una notifica.

Il principale motivo di consultazione dello smartphone era controllare i social network. La cosa ancora più sbalorditiva è che le persone coinvolte nell’esperimento non si ricordavano

di aver dato uno sguardo così tante volte allo smartphone. In media ognuno di loro interagiva con il suo dispositivo ogni 5 minuti circa.

Saadi Lahlou, uno degli autori di questo studio, ha dichiarato tutta la sua preoccupazione in merito al rapporto uomo-smartphone. Ciò che lo allarma di più sono i giovani:

Questo è un problema serio, soprattutto per i bambini, e restiamo all’oscuro senza comprendere appieno come questi dispositivi stiano cambiando il nostro modo di vivere. Dobbiamo imparare dei trucchi per evitare le tentazioni“.

Fa paura sapere che in alcuni casi usando lo smartphone si rischia la vita.

Condividi
Pubblicato da
Osvaldo Lasperini