Il 21 aprile è stata approvata ufficialmente dal Governo la bozza riguardante il Decreto Riaperture, la quale introdurrà una novità importante per la prima volta nel nostro Paese: le certificazioni verdi Covid-19. Le suddette sono uno strumento utile per spostarsi tra le regioni in zona arancione e rossa a partire dal prossimo 26 aprile. In questo modo, l’Italia va a seguire un modello che stato tracciato in tutta Europa, seguendo anche un modo di fare simile: le certificazioni verdi Covid-19 saranno in tutto tre, e anche quelle italiane potranno essere rilasciate sia in forma digitale che cartacea e verranno introdotte probabilmente in estate.
Le certificazioni verdi Covid-19, così come sono state concepite dal Decreto Riaperture, vanno ad attestare tre elementi:
Come accennato prima, i certificati verdi Covid-19 saranno utili a chi vorrà spostarsi tra Regioni o Province autonome in zona arancione o rossa. Non saranno invece necessari per quanto concerne gli spostamenti tra Regioni e Province autonome in zona bianca o gialla.
Tuttavia, anche in tal caso, tutto dipende sempre dalla certificazione:
Infine, il Decreto Riaperture sottolinea già da questo momento che la validità anche nel nostro Paese delle certificazioni rilasciate negli Stati dell’UE e in quelli riconosciuti:
“Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.”