Lunedì 19 aprile 2021 Daily Mail ha depositato un atto presso la corte federale di New York. Nella citazione a giudizio accusa Google di penalizzare l’indicizzazione secondo criteri economici sleali. Dalla voce di chi denuncia arrivano parole forti: “Google gestisce il suo motore di ricerca in modo monopolistico per consolidare il suo dominio della tecnologia pubblicitaria“. Una sorta di scambio alla pari che però, nel mondo dell’informazione e di internet, non dovrebbe essere il motivo principe dei risultati di ricerca. Ecco tutti i dettagli.
Sarebbe un calo inaspettato nei risultati del motore di ricerca Google ad aver insospettito Associated Newspapers, l’azienda che include il tabloid Daily Mail e MailOnline. A conferma di ciò ci sarebbero dei dati di cui è in possesso. Dal 2021 il suo traffico di ricerca è crollato rovinosamente di un buon 50%. L’idea che si sono fatti è che Google abbia penalizzato il tabloid
per la quantità minima di acquisto di spazi pubblicitari.Google dal canto suo ha dichiarato di essere completamente estraneo a ciò e le accuse mosse completamente infondate. “L’utilizzo dei nostri strumenti di tecnologia pubblicitaria non influisce sul posizionamento del sito web di un editore nella ricerca Google” avrebbe dichiarato in merito.
Ma non la pensa così Peter Wright, ex direttore di Dmg Media. Secondo lui è strano che il calo nei risultati di ricerca corrisponda al momento in cui hanno deciso di “deviare il traffico pubblicitario da Google ad altre piattaforme di annunci che praticavano prezzi migliori”.
Una coincidenza singolare vero? Ricordiamo anche il caso in cui Google aveva cancellato un’inchiesta giornalistica. E anche lì l’idea che YOUng avesse toccato nel vivo chi paga pubblicità al colosso del web era sorta in tutta la diatriba. Chissà come andrà a finire la questione Daily Mail e Google. Intanto è troppo presto per dire qualcosa, attendiamo i risultati della causa.