Potrebbe definirsi una manifestazione social contro i social quella che ha avuto luogo la mattina dello scorso 22 aprile davanti alle porte del Ministero dell’Istruzione. TikTok ormai è alla resa dei conti e a parlare sono le 24 mila firme di genitori ai ferri corti che voglio proteggere i figli dai social network.
“Salviamo i bambini da TikTok” recitavano alcuni striscioni. La richiesta di chi è padre e madre riguarda una severità maggiore nelle norme che regolano l’accesso ai social network. In particolare proprio per quanto riguarda TikTok. Ecco i dettagli.
Il caso TikTok non è proprio andato giù alle migliaia di genitori che hanno deciso di firmare a favore di norme più stringenti che regolino i social network. Ciò che preoccupa è il rapporto minori e piattaforme social. I contenuti a quanto dichiarano non sono sempre adatti e spingono i giovanissimi a comportamenti e pericoli non adatti alla loro età. Proprio qualche giorno fa su Tecnoandroid è stato pubblicato un articolo in merito a un grave pericolo nascosto nello smartphone: i social network.
TikTok, Facebook, Instagram, Twitter e così via recano dipendenza inconscia secondo uno studio menzionato nell’articolo. E i bambini non ne sono esclusi, anzi rischiano di crearsi una realtà che invece è finzione.
A guidare la manifestazione pacifica sono stati i comitati di Citizen-Go e Family Day. La richiesta? Come pubblicato su un articolo di Sputnik: “una revisione delle normative sulla sicurezza che riguarda i social network in generale, innalzare l’età di accesso alla piattaforma TikTok a 16 anni“.
Altra idea interessante è l’inserimento di una formazione permanente dei genitori all’utilizzo dei social network che protegga loro e i giovani. Insomma la guerra a TikTok sembra essere appena iniziata. Ecco una dichiarazione di Massimo Gandolfini, presidente del Family Day.
“I recenti casi di cronaca che hanno visto il decesso di minori a seguito di pericolosi challenge o di atti di cyberbullismo pongono con urgenza il tema di una vera e propria educazione all’uso delle nuove tecnologie e del controllo da parte delle autorità preposte e dei gestori delle piattaforme“.