I Bitcoin torna di nuovo a far parlare di sé e a questo giro non è per il raggiungimento di vette record, ma proprio il contrario, una perdita enorme di valore. È passato dal record di sempre, 64.829 dollari, a un picco in discesa importante che si è fermato a 47.272.
Un tuffo importante di 17.557 dollari del valore di un singolo token Bitcoin, praticamente quanto successo nel dicembre 2017 quando da oltre 21.000 dollari è crollato sotto i 4.000. Ovviamente allora in termini percentuali il crollo è stato più impattante, ma in termini assoluti è la stessa differenza.
Considerando quanto successo tre anni fa quindi sorge una domanda spontanea, bisogna comprare adesso? Non c’è una risposta semplice, ma per alcuni un crollo così grande è il segno per iniziare a comprare di nuovo anche perché i Bitcoin ci hanno messo poco a recuperare quanto perso.
Dopo il tonfo di stanotte infatti, c’è stata una risalita importante di quasi l’8% e per alcuni si tratta di un cambiamento annunciato. Una volatilità tipica dei primi anni di vita del Bitcoin, ma non di questi ultimi mesi.
È interessante vedere come alcuni manovre annunciate dai governi, a questo giro dalla Turchia e dagli Stati Uniti, sono bastate per spaventare gli investitori e poi lo stesso buco che si è creato ne ha attirati altri. Alla domanda quindi se ha senso investire non c’è una risposta certa, ma di sicuro le possibilità di guadagnare sono tante, come quelle di perdere molto. Vale la regola non investire quello che hai paura di perdere.