Le banche non annoiano mai i loro clienti. Le novità di certo non mancano e, con una certa ironia, sono sempre emozionanti. Non ultima quella di Fineco. Infatti da alcuni mesi sta prendendo provvedimenti in merito a qualcosa che proprio non gli andava giù. Pioniera di tali operazioni, ora anche altri istituti di credito la stanno imitando, ma siamo sicuri che possono farlo? Ecco di cosa si tratta cercando soprattutto di capire se tali azioni sono lecite oppure no.
Fineco ha dato il via alla chiusura dei conti correnti
Quello che sta facendo e che ha iniziato a fare Fineco in questi mesi, ora lo stanno prendendo di esempio anche altre banche. Si tratta della decisione di chiudere alcuni conti correnti che proprio non gli andavano a genio. In pratica Fineco ha iniziato a comunicare ad alcuni suoi correntisti che dovranno trovarsi una nuova banca dove depositare i loro soldi, che gli piaccia o no. Quindi non ci sono alternative. Ma perché un istituto di credito arriva a tanto?
Il motivo è subito spiegato. La BCE ha alzato i tassi alle banche per il denaro stagnante. In sostanza per Fineco e le altre, avere clienti con molti risparmi depositati senza poterli spostare, investire o altro, costano e molto. Da qui la soluzione di una modifica unilaterale sui conti correnti con importi superiori ai 100 mila euro che non hanno attivi finanziamenti, piani di accumulo o investimenti.
Fineco è stata categorica e da subito ha iniziato con questa politica che molti credono essere scorretta. Da un certo punto di vista sì. Per semplificare, non me ne vogliano gli esperti, un banca non può dall’oggi al domani decidere di chiudere un conto corrente per sua utilità. Tuttavia, secondo alcuni criteri tra cui anche le politiche legate all’Unione Europea, sì. Certo non fa piacere sapere questo, ma ormai il Covid-19 sta colpendo tutti e sta per arrivare anche per le banche una crisi economica mai vista prima d’ora.