Elon Musk ha profetizzato e sembra proprio non aver dubbi. Entro il 2026 l’uomo raggiungerà Marte. Un desiderio che sta diventando quasi un’ossessione per quest’uomo che ha più aziende di dita delle mani. Il progetto è stato avviato con SpaceX, la sua attività che programma viaggi nello spazio. Tuttavia, secondo il patron di Tesla, questa missione richiederà dei sacrifici anche importanti. Chi è pronto a morire per la sopravvivenza dell’umanità?
Ecco le parole di Elon Musk che da una parte incoraggiano, ma dall’altra hanno destato qualche preoccupazione. Si tratta di un’intervista, rilasciata a Peter Diamandis, della X Prize Foundation, che ha lasciato a bocca aperta molti.
Elon Musk ha profetizzato “Porterò l’uomo su Marte, ma qualcuno morirà”
“Nella storia ci sono state molte estinzioni di massa. Come uomini, abbiamo l’obbligo di assicurare alle creature del Pianeta Terra di continuare a vivere anche qualora ci fosse una calamità, naturale o provocata dallo stesso uomo“. Queste sono le parole di Elon Musk che sembrano vedere nella missione alla conquista di Marte l’unica salvezza per l’umanità.
Se davvero entro il 2026, come ha profetizzato Elon Musk, andremo sul Pianeta Rosso si realizzerà un traguardo importantissimo. “Per la prima volta in oltre quattro miliardi e mezzo di anni è possibile espandere la vita al di là della Terra” ha dichiarato il CEO di SpaceX.
Tuttavia bisogna anche tener conto dei possibili sacrifici che dovranno essere fatti. Tra questi Elon Musk ha anche indicato che qualcuno potrebbe morire. O meglio, l’affermazione sembrerebbe non lasciare spazio a troppi dubbi. Ecco come si è espresso il patron di Tesla:
“Porterò l’uomo su Marte con SpaceX, ma qualcuno all’inizio probabilmente morirà“.
In sostanza, chi si renderà disponibile per affrontare questa missione, dovrà anche mettere in conto che potrebbe non ritornare più a casa con le sue gambe. Ed Elon Musk lo ha voluto sottolineare in modo franco e senza mezzi termini. Tutti conosciamo le condizioni estreme che caratterizzano il Pianeta Rosso. Dalle tempeste di sabbia, all’atmosfera per il 96% composta da anidride carbonica. Insomma non si tratterà certo di una passeggiata domenicale nello spazio. Di recente molti hanno potuto farsene un’idea dopo che la NASA ha comunicato l’esito della missione di Moxie su Marte.