I topi vengono solitamente visti con occhio di disprezzo dalla maggior parte delle persone. E se vi dicessimo che questi pensano come noi umani? Forse, mettendo le cose su questo piano, cambierebbe tutto. Insomma, sembra che i ratti abbiano delle caratteristiche riguardanti la psiche, molto simili alle nostre. Siete pronti a scoprire di cosa stiamo parlando? Continuate a leggere!
I ricercatori dell’Istituto tedesco Max Planck di neurobiologia assieme a Sandra Reinert e Pieter Goltstein, hanno fatto una grossa scoperta: nel cervello dei topi, esattamente nella corteccia prefrontale, si nascondono dei neuroni coinvolti nella memoria a lungo termine. Questi permettono al ratto di organizzare il pensiero per categorie, così come fanno i bambini quando riconoscono un oggetto su un libro illustrato.
Reinert spiega: “Ogni volta che un bambino s’imbatte in qualcosa di nuovo, ad esempio una sedia, memorizza l’esperienza. Sulla base delle somiglianze tra le sedie, il cervello del bambino astrae
poi le proprietà e le funzioni degli oggetti formando una categoria dedicata. Ciò consente in seguito al bambino di collegare rapidamente nuove sedie alla specifica categoria e alla conoscenza che contiene”.Stando a quanto detto dai neurobiologi, grazie a neuroni dedicati, anche i topi hanno questa capacità di astrazione riguardante la psiche. Come è stato possibile provarlo? Gli studiosi hanno mostrato agli animali immagini diverse di motivi a strisce. Da qui sono riusciti a dedurre che questi erano in grado di ordinarle per categorie, in base a spessore e orientamento delle strisce. Lo studio, conclude Reinert, “dimostra infine che i neuroni per la categorizzazione non acquisiscono immediatamente la loro selettività, ma la sviluppano gradualmente durante il processo di apprendimento”.