Ormai sempre più spesso sentiamo parlare dei rifiuti spaziali, letteralmente, si tratta di parecchie tonnellate di spazzatura che orbitano intorno al nostro Pianeta e vagano per lo spazio indisturbate. Si tratta di tutti quei rifiuti rilasciati durante le missioni spaziali, dai satelliti e non solo. La situazione è davvero drammatica ed è necessario che vengano messe in atto delle misure per cercare di contenere e limitare questo vero e proprio inquinamento spaziale.
La spazzatura che orbita intorno alla Terra ha raggiunto le 9.300 tonnellate secondo delle stime eseguite di recente dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questa ingente quantità di rifiuti spaziali è stata prodotta nel corso di 6050 lanci di razzi dal 1957 ad oggi. Sono circa 11.370 i satelliti che sono stati portati in orbita terrestre dei quali, 6.900 si trovano ancora nello spazio. La enorme quantità di detriti prodotta deriva soprattutto dagli incidenti o dalle rotture dovute all’ambiente spaziale che coinvolge i satelliti.
Ciò che ha messo in allarme l’ESA è stata la missione Crew-2 verso la Stazione Spaziale Internazionale di venerdì e sabato scorsi durante la quale gli astronauti a bordo dell’astronave hanno dovuto indossare, in via del tutto precauzionale, le proprie tute per prepararsi ad un eventuale collisione con un detrito spaziale orbitante intorno alla Terra. La possibilità di collidere con uno di questi detriti spaziali è stata identificata appena 20 minuti prima del potenziale scontro. Fortunatamente, la spazzatura orbitante intorno al nostro Pianeta non ha colliso con l’astronave, ma si è trattato solo di fortuna. Potrebbe verificarsi di nuovo un episodio del genere e potrebbe non avere un lieto fine come questa volta. Per tale ragione dobbiamo tutelare lo spazio, una risorsa importantissima. La cosa fondamentale, però, è quella di agire subito, senza esitare.